Cronopio pubblica la prima traduzione italiana della conferenza di Gilles Deleuze tenuta ad un convegno su Michel Foucault a Parigi nel 1988. In questa conferenza, che è anche la sua ultima apparizione pubblica, Deleuze riflette su quel concetto, così decisivo nell'opera di Michel Foucault, che è il dispositivo e al quale non aveva dedicato molto spazio nella sua monografia su Foucault (Cronopio 2009). Concetto polimorfo e trasversale che interrompe e biforca linee e tracciati univoci, che attraversa saperi e discipline, epoche storiche diverse mettendoli in rapporto con il nuovo e l'attuale, il dispositivo è essenziale non solo per comprendere le strutture e le strategie del potere, ma anche i processi di soggettivazione.
"Noi apparteniamo a dei dispositivi e agiamo in essi. La novità di un dispositivo rispetto a quelli precedenti, la chiamiamo la sua attualità, la nostra attualità. Il nuovo è l'attuale. L'attuale non è ciò che siamo, ma piuttosto ciò che diveniamo, che stiamo divenendo, cioè l'Altro, il nostro divenir-altro. In ogni dispositivo, bisogna distinguere ciò che siamo (ciò che non siamo già più) e ciò che stiamo divenendo:
ciò che appartiene alla storia e ciò che appartiene all'attuale".
Gilles Deleuze
Traduzione di Antonella Moscati