La prima parte di quella decostruzione del cristianesimo che già da qualche anno costituisce il nucleo centrale della ricerca del filosofo francese. Attraverso il pensiero di Nietzche, Heidegger, Blanchot e Bataille, Nancy ripercorre la storia dell'intreccio, così importante nella tradizione filosofica, fra fede e ragione, fra religione e metafisica, al fine di aprire, "schiudere", i confini di entrambe. Contro le due minacce, in fondo complementari, con cui deve misurarsi la nostra società attuale, quella di una laicità interamente nichilista e quella di una ricaduta nel fondamentalismo religioso, la decostruzione del cristianesimo - il termine è ovviamente un tributo a Jacques Derrida - è una riflessione sulla possibilità che il pensiero vada al di là di se stesso, inoltrandosi con coraggio in quelli che sono considerati i terreni della religione, ma senza per questo irrigidirsi nel dogmatismo o in superficiali fantasmi.
"Farla finita innanzitutto con lo schema unilaterale di un certo razionalismo secondo il quale l'Occidente moderno si sarebbe affermato contro il cristianesimo e sottraendosi al suo oscurantismo (curiosamente, lo stesso Heidegger ripeterà, a modo suo, qualcosa di questo schema): perché si tratta di comprendere come il monoteismo in generale e il cristianesimo in particolare abbiano contribuito a generare l'Occidente. Bloccare, però, anche ogni tentativo di 'guarire' i 'mali' del mondo attuale (la sua privazione di senso) con un ritorno al cristianesimo in particolare, o alla religione in generale: poiché si tratta di comprendere come siamo già usciti dal religioso. Domandarsi quindi nuovamente che cosa, senza negare il cristianesimo ma senza neanche tornare a esso, potrebbe condurci verso un punto, una risorsa sommersa sotto il cristianesimo, sotto il monoteismo e sotto l'Occidente, che bisognerebbe ormai mettere in luce: perché questo punto aprirebbe, insomma, a un avvenire del mondo che non sarebbe più né cristiano, né anti-cristiano, né monoteista né ateista o politeista, ma capace di andare proprio al di là di tutte queste categorie (dopo averle rese tutte possibili)".
Jean-Luc Nancy
Traduzione di Rolando Deval e Antonella Moscati