In una serie di riflessioni, scritte prima e dopo le elezioni che hanno consacrato Nicolas Sarkozy come Presidente della Repubblica Francese, Alain Badiou, uno dei pochi filosofi ancora capaci di coniugare rigore filosofico e autentica passione politica, traccia un quadro dell'attualità non solo francese, ma anche europea e mondiale, indicando i punti fondamentali di una “politica egualitaria di emancipazione” all'altezza di questa attualità. Il punto di partenza di questa politica è il rifiuto di quello che oggi appare come un destino ineluttabile: la separazione fra le élites sempre più ricche che governano il gioco dello scambio delle merci e il numero sempre crescente di stranieri, poveri ed esclusi. Solo partendo dall'assioma che afferma l'esistenza di un solo mondo, di cui lo straniero e l'altro costituiscono una realtà imprescindibile, si può intravedere una nuova pratica politica in grado di contrastare la diffidenza e la paura di cui si servono le classi politiche sia di destra che di sinistra.
Traduzione di Livio Boni