Questo volume, a cura di Antonio Pane, raccoglie tutte le narrazioni brevi di Antonio Pizzuto, uno dei massimi autori italiani del secondo Novecento. La circostanza di poter attraversare, e felicemente guidati da un estro narrativo sostanzialmente unico in Italia, mezzo secolo di produzione letteraria (la prima "novella" risale al 1912, mentre il testo conclusivo
Vaud è del 1969) offre al lettore la possibilità non solo di scoprire l'interezza del mondo pizzutiano, ma anche, e soprattutto, di assistere, per così dire
in diretta, alla messa a punto dei formidabili strumenti di lavoro con cui l'autore siciliano ha ridisegnato i destini della prosa narrativa. Per chi avrà il piacere di imbattersi nei testi raccolti in questo libro, dunque, Antonio Pizzuto (a tutt'oggi e neanche troppo paradossalmente più noto in Francia che in Italia) apparirà per quello che effettivamente è: un autore straordinario e necessario (della stessa pasta di Joyce e Beckett o Pynchon e D'Arrigo), capace di far "vibrare" il lettore, come uno strumento, ad ogni pagina.
A cura di Antonio Pane