Trentadue anni dopo l'invito da parte del comitato americano Howison Lectures vengono pubblicate le due conferenze sul tema Truth and Subjectivity inedite in Italia e in Europa, risalenti all'ottobre e novembre del 1980.
Il nucleo del libro è rappresentato dalla traduzione delle due conferenze pronunciate da Michel Foucault in inglese, nell'autunno del 1980 a Berkeley e al Dartmouth College, rimaste fino a oggi inedite sia in italiano sia in francese. In queste conferenze vengono esplorate le origini della moderna ermeneutica del soggetto, introducendo il tema delle “tecniche di sé” e studiando in particolare due di queste tecniche – l'esame di sé e la confessione – prima nel mondo antico e in seguito nel Cristianesimo dei primi secoli. Foucault inaugura così un'indagine genealogica del soggetto moderno, o meglio, quella genealogia dei rapporti tra soggettività e verità che occuperà buona parte del suo lavoro negli anni compresi tra il 1980 e il 1984. In quegli anni e, a partire da queste conferenze, forse per la prima volta in modo così chiaro, il filosofo individua in una “politica di noi stessi”: la principale posta in gioco etico-politica del nostro tempo. Infatti come si legge nella prefazione al volume - bisognerebbe sbarazzarsi delle tecnologie costruite nel corso dei secoli, aprendo così lo spazio a una «politica di noi stessi». Una conclusione che, d'altronde, richiama ciò che Foucault aveva già detto all'inizio della prima conferenza, alludendo a una fondamentale «dimensione politica» – quindi critica – connessa al suo progetto di una genealogia del sé occidentale: «un'analisi che si riferisce a ciò che siamo disposti ad accettare nel nostro mondo; ad accettare, rifiutare e cambiare sia in noi stessi, sia nella nostra situazione (…) si tratta di cercare un altro tipo di filosofia critica: che ricerchi le condizioni e le indefinite possibilità per trasformare noi stessi».
Il volume comprende un'introduzione e un apparato critico, che situano queste due conferenze nel percorso biografico e filosofico di Foucault e una postfazione di Arnold I. Davidson, che mette in luce gli elementi di attualità presenti nella riflessione foucaultiana.