Non basta condannare l'ignominia dell'antisemitismo: bisogna metterne in luce le radici – e questo può significare solo intervenire al cuore della nostra cultura. Non basta condannare l'estrema violenza con la quale immoliamo popoli, e anche categorie, classi e ceti sociali: bisogna domandarsi quale oscura risorsa sacrificale operi in questo modo e in vista di quale “sacro” completamente sprovvisto di sacralità (di simbolicità, se si preferisce).
Non basta guardare attoniti a una storia che ci pare correre verso la propria rovina: bisogna imparare a rompere con il modello che questa storia si è dato, quello di un progresso in una conquista del mondo da parte dell'uomo e dell'uomo da parte delle proprie finalità esponenziali.