Distillato da una moltitudine di diari, appunti, riflessioni, questo libro è scrittura di viaggi e incontri vissuti e pensati come paesaggi: insiemi di animali umani e non umani, cose, piante, case, ospedali psichiatrici, opere teatrali e non, “parole, belati, fruscii, irriverenze. E singoli affanni”. Scrittura levigata all'osso, pietrosa come selce per contribuire a dar fuoco all'ingiustizia, Cospira ci conduce al cospetto di vite ostinate e imprendibili, di gesti minimi, irrisori, testimoni o presagi di altri mondi. Così noi lettori siamo portati all'incontro, come accade di fronte a fotografie capaci di pungere l'occhio e disturbarlo, con le indimenticabili posture, andature, esclamazioni dei “folli” e dei loro rari complici, con popoli insorti che inventano lotte inconcepibili, con gente di teatro colta nell'intensa tensione della messa in scena e nelle cure della vita quotidiana, con l'ira e il sorriso di scrittrici e scrittori, con gli esercizi senza scopo di artisti irriducibili... Un vento, una cospirazione di impensabili esistenze.
Patrizio Esposito ha curato l'immagine per Teatri Uniti e per i festival del teatro di Santarcangelo e Volterra. Ha promosso l'apertura degli Annual courses of Digital Photography a Beirut e della Biblioteca della fotografia a Bagdad, partecipa alle attività del Collettivo informale Sahara Occidentale, è coordinatore editoriale de «l'Alfabeto urbano».