Resoconto delle varie attività febbrili e insonni di Jan Fabre, anche questa quinta parte del Giornale notturno è inframmezzata da fulminee riflessioni sul processo creativo, il senso dell'arte, la ricezione delle sue opere, il clima culturale e artistico fiammingo, il rapporto con i performer della sua compagnia teatrale, le inquietudini, i dissensi con se stesso e le insicurezze che lo assalgono. Indistruttibile e pressante poi è il desiderio di disegnare, la passione per la coreografia e il gesto danzante, questo Giornale spiccano, tra gli altri molteplici accadimenti, l'esposizione dei suoi lavori in Giappone, Cina, Corea, Cile, Croazia; l'incontro a New York con Marina Abramovic, Bob Wilson e Bjork; la messa in scena della prima dello spettacolo di teatro-danza a Napoli; l'intenso apprezzamento per l'arte di Romeo Castellucci; l'invito alla Biennale di Venezia; le manifestazioni di protesta suscitate dai suoi spettacoli radicali.
«Fare ossia per la scrittura dello spazio.
In
delle prove è prendersi cura di se stessi
per essere più vicini alla verità di noi stessi.
Fare delle prove è prendersi cura dei morti
per essere più vicini ai vivi».
Di Jan Fabre Cronopio ha pubblicato nel 2013 Giornale notturno (1978-1984); nel 2016 Giornale notturno II (1985-1991); nel 2019 Giornale notturno III (1992-1998) e nel 2024 Giornale notturno IV (1999-2005).